“Questa legge è l’ennesimo tentativo di utilizzare il diritto penale in modo del tutto strumentale e ideologico, per lanciare messaggi all’opinione pubblica anziché apprestare soluzioni normative ai problemi complessi che abbiamo di fronte, incuranti degli strafalcioni giuridici e degli effetti rischiosi di quelle norme”. Lo ha detto in sen. Alfredo Bazoli in dichiarazione di voto per il Pd sul ddl sulla Gpa.
“Cosa succederà – ha aggiunto – quando questa nuova norma si applicherà a condotte tenute in stati dell’Unione Europea ove la maternità surrogata è stata legalizzata? Come si concilierà la punizione con i principi che informano l’unione, la libera circolazione delle persone, l’uniformità di trattamento, la tutela dei diritti fondamentali? E come si applicherà la norma a persona che abbiano la doppia cittadinanza, italiana e, poniamo, canadese, di uno Stato in cui la condotta sia legale? Insomma, sul piano giuridico si tratta di una forzatura e una torsione del diritto penale che molto ha a che fare con l’ideologia e poco o nulla con i principi liberali del diritto e i buoni rapporti di relazione e cooperazione tra stati democratici”.
“La Corte costituzionale – ha proseguito – ha chiesto al legislatore di occuparsi e prendersi cura dei veri soggetti deboli e dimenticati di questa vicenda, dei bambini, di coloro che sono venuti al mondo grazie a queste tecniche, e la cui tutela deve prevalere su ogni altra considerazione, su ogni esigenza di punizione, su ogni ideologia, su ogni strumentalizzazione. Ma di tutto ciò in questo provvedimento non c’è traccia”.
“Accecati dal furore ideologico ci si è dimenticati dei diritti degli ultimi, dei più deboli e indifesi, dei bambini, che non solo sono stati completamente dimenticati da questa legge – ha concluso Bazoli – Qui in gioco ci sono, prima di ogni altra cosa, i diritti dei minori. Con quei diritti non si gioca, e un legislatore attento, empatico, compassionevole di quelli dovrebbe occuparsi. Con questa legge si va invece in una direzione diversa e opposta. E’ l’ennesima brutta pagina della politica”.