Ministro Interno valuti possibilità di commissariare l’Azienda ospedaliera di Caserta
Sulla vicenda delle infiltrazioni mafiose nell’azienda ospedaliera di Caserta, la senatrice Rosaria Capacchione, segretario della Commissione Giustizia del Senato, ha presentato un’interrogazione in cui chiede al ministro dell’Interno come mai ‘la commissione nominata dalla Prefettura di Caserta non aveva rilevato le numerosissime irregolarità accertate invece dagli investigatori della Direzione investigativa antimafia di Napoli nello stesso periodo, che anno portato ai 24 arresti del 21 gennaio’. La senatrice chiede inoltre di commissariare i vertici della struttura ospedaliera casertana.
‘Il 21 gennaio 2015 – ricostruisce la senatrice del Pd – la Direzione investigativa antimafia del Centro di Napoli eseguiva 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere o ai domiciliari a carico di elementi apicali dell’Azienda ospedaliera di Caserta e di imprenditori del casertano. Gli atti di indagine evidenziano l’esistenza, all’interno dell’Azienda ospedaliera di Caserta, di una struttura camorristica facente capo al vertice del clan dei Casalesi-fazione Zagaria e di un’altra cordata affaristico-mafiosa che farebbe capo invece alla fazione Iovine dello stesso clan dei Casalesi e che gestirebbe, ancora oggi, il servizio mensa. Queste evidenze investigative sono il frutto dell’attività d’indagine della Dia di Napoli, che aveva effettuato i primi accessi all’interno dell’azienda ospedaliera ‘Sant’Anna e San Sebastiano’ di Caserta nelle date 27, 28 e 29 marzo 2013. Proprio in seguito a quegli accertamenti, avevo chiesto al ministro dell’Interno (con l’interrogazione 4-00041) di valutare l’opportunità di attivare le procedure di ispezione e di controllo per verificare il grado di infiltrazione mafiosa e per procedere eventualmente al commissariamento della struttura. Il 16 luglio 2013 l’Ufficio territoriale del Governo di Caserta aveva disposto l’accesso ispettivo presso l’azienda ospedaliera, attività che si è conclusa nel mese di gennaio 2014. Il 7 novembre 2013, il Dg dell’Azienda ospedaliera era stato raggiunto da un provvedimento cautelare con l’accusa di abuso d’ufficio aggravato. Rispondendo per iscritto ad una mia interrogazione (n. 3-00938) con cui chiedevo di conoscere gli esisti della commissione d’accesso, il ministro dell’Interno aveva escluso infiltrazioni di stampo mafioso nella gestione della maggiore struttura ospedaliera della provincia di Caserta. Al ministro chiedo dunque come mai la Prefettura di Caserta non abbia rivelato le numerosissime irregolarità accertate invece dalla Dia, perché siano ancora in essere i contratti di fornitura e servizi oggetto di indagini, e se non ritenga di valutare con la massima urgenza, ai sensi della normativa antimafia sugli enti pubblici, la possibilità di attivare la procedura di commissariamento dei vertici dell’azienda ospedaliera’.

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