Delrio, diritto internazionale vale per Mosca come per Israele Aperti al confronto, ma il PD non è amico degli scafisti (ANSA) – ROMA, 15 OTT – “Noi democratici siamo convintamente al fianco del GOVERNO quando rappresenta una politica estera convincente e quando prende posizione a favore di un’Europa come comunità politica e come attore che deve ripensare al suo ruolo di protagonista nello scenario mondiale”. Lo ha detto nell’Aula di Palazzo Madama il senatore del PD Graziano Delrio in risposta alle comunicazioni rese dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo. Ma ora, ha affermato, “è il tempo di osare di più, è tempo di richiamare Israele al dovere di rispettare il diritto internazionale; è tempo di impegnarsi veramente per non fare differenze, perché non è pensabile dire alla Russia che non può violare i confini dell’Ucraina e dire a Israele che può violare i confini del Libano, mettendo a repentaglio la missione ONU. Il diritto internazionale vale per Israele come vale per tutti gli altri”. “L’Europa – ha aggiunto il parlamentare affrontando la questione migranti – si può unire e il GOVERNO italiano è riuscito ad unire l’Europa su una questione: la paura dell’immigrato. Ma l’Europa che hanno costruito i nostri Padri non era costruita sulle paure, ma sui sogni di un progresso e di un avanzamento. Le nostre critiche sul Piano Mattei non le prenda come un fatto di chi è amico degli scafisti. Anche oggi ho trovato una caduta di stile nel fatto che si ricominci a pensare che il problema degli immigrati siano le ONG”. Ma “il problema dell’immigrazione – ha proseguito Delrio – non sono le ONG, è che non abbiamo canali sicuri e legali di ingresso nel Paese, come si sa”. “Lei – ha detto ancora rivolgendosi a MELONI – ha fatto anche dei passi avanti, voi avete anche fatto qualche passo avanti, ve li riconosco, anche se questa risposta che state dando per me è insufficiente, ma ci confrontiamo con grande piacere. Noi abbiamo depositato una proposta per migliorare i flussi di accesso”. “Nessuno di noi”, però, ha sottolineato il Dem, “è amico degli scafisti. Nessuno di noi pensa che si possa unire l’Europa sulle paure. L’Europa ha dei confini, solo se sarà un’Europa unita e politica. I confini non si inventano sulla base del terrore dell’invasione degli immigrati; i confini vanno presidiati, se l’Europa avrà una politica estera e ci sarà una politica estera comune e sicura. Su questi argomenti noi ci siamo senza preclusioni, disponibili al dialogo, ma non a dividerci tra gli amici degli scafisti e i nemici della patria”.
Abbiamo avuto commissari come Mario Monti, abbiamo avuto Mario Draghi, Romano Prodi e anche Silvio Berlusconi che sono stati molto ascoltati in Europa. Il mondo non inizia da voi”. Così il senatore Graziano Delrio intervenendo in Aula a Palazzo Madama a seguito delle comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio Ue.
“L’Italia ha guidato l’Europa in certi momenti difficili della sua storia, come nel dopoguerra. Il problema che vedo nella relazione di Giorgia Meloni in un momento così drammatico per l’Europa e per il Mediterraneo è proprio questo. Dovrebbe essere onestamente orgogliosa di dire che l’Italia guiderà l’Europa”.
“Siamo in un momento in cui dobbiamo fare delle scelte, trovare la terapia giusta. Dobbiamo osare di più”, ha concluso il parlamentare democratico.