‘Il Jobs Act, nell’impianto approvato al Senato e con i miglioramenti emersi dall’intesa raggiunta alla Camera, è una legge di riforma che il Paese attende. Serve all’Italia per ridare fiducia e un futuro ai giovani, disboscare i contratti precari, accompagnare ciascuno con ammortizzatori adeguati e servizi per l’impiego. Quello che non serve è lo scontro su una riforma che peraltro ha già in gran parte passato il vaglio di un ramo del Parlamento’. Lo dice la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro.
‘Sul Jobs Act – prosegue Annamaria Parente – c’è stato un lungo confronto parlamentare e un ottimo lavoro di mediazione da parte del Partito Democratico. Io confido che tra le forze di maggioranza, anche in Senato, prevalga il buonsenso perché si tratta di una riforma essenziale che deve entrare il vigore il 1 gennaio 2015’.

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