‘E’ sacrosanto il monito del segretario generale dell’Ocse Angel Gurria, che ha giudicato controproducente il taglio del 50% alle politiche attive che si è verificato tra il 2007 e il 2014 in Italia, Spagna e Irlanda. E’ proprio per questo che il governo Renzi ha varato il Jobs Act, con cui può esserci un’inversione di tendenza’. Lo dice la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro.
‘Dobbiamo – continua la senatrice Parente – rafforzare i centri per l’impiego con adeguate risorse economiche e di competenze delle persone addette, definire la costituzione dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, attraverso un grande patto di responsabilità politico-istituzionale tra Stato e Regioni. Stiamo discutendo in questi giorni in Commissione sul relativo decreto attuativo, che va ulteriormente rafforzato, soprattutto per quanto riguarda le risorse da destinare alle politiche attive. I disoccupati italiani e chi perde il lavoro devono avere il diritto alle politiche attive. E’ questa – conclude Annamaria PArente – la nuova frontiera dei diritti che va costruita nel nostro Paese’.
‘Dobbiamo – continua la senatrice Parente – rafforzare i centri per l’impiego con adeguate risorse economiche e di competenze delle persone addette, definire la costituzione dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, attraverso un grande patto di responsabilità politico-istituzionale tra Stato e Regioni. Stiamo discutendo in questi giorni in Commissione sul relativo decreto attuativo, che va ulteriormente rafforzato, soprattutto per quanto riguarda le risorse da destinare alle politiche attive. I disoccupati italiani e chi perde il lavoro devono avere il diritto alle politiche attive. E’ questa – conclude Annamaria PArente – la nuova frontiera dei diritti che va costruita nel nostro Paese’.