«Il Senato può sicuramente migliorare il testo della legge di stabilità, ma senza intaccare i saldi e salvaguardando i muri maestri che danno a questo provvedimento una chiara fisionomia espansiva». Il democratico Giorgio Tonini, membro della segreteria Pd ed eletto da pochi giorni presidente della commissione Bilancio del Senato dove la manovra sta cominciando il suo percorso parlamentare, non lo dice esplicitamente ma nei muri maestri individua anche il taglio delle tasse sulla prima casa e l`innalzamento della soglia del contante. Tonini punta a un passaggio rapido a Palazzo Madama, ma per centrare questo obiettivo «è necessario evitare la pioggia di emendamenti anche microsettoriali che mortificano il ruolo del Parlamento».
Presidente, teme il consueto assalto alla diligenza?
Temo molto la pioggia di emendamenti. Da parlamentare ormai di lungo corso e da convinto sostenitore del Parlamento la considero una sorta di suicidio, anche perché quella dei ritocchi a pioggia è una su strada che ha come sbocco quasi sempre obbligato quello del maxi-emendamento finale con richiesta di fiducia da parte del Governo magari senza che la commissione sia riuscita a concludere l`esame del testo. Ma non solo l`opposizione è pronta a dare battaglia, anche la minoranza Pd chiede a gran voce diverse correzioni.
Anche il Pd deve dare il buon esempio. Occorre soprattutto evitare il ricorso a micro-modifiche di dettaglio. Meglio concentrare il confronto su pochi nodi essenziali.
Alla luce delle polemiche su casa, contante e pensioni il passaggio in Parlamento non si annuncia in discesa. Non c`è il rischio che a palazzo Madama i tempi si allunghino?
Puntiamo a un iter rapido. La Commissione comincerà domani (oggi per chi legge ndr) esprimendo il parere preliminare su coperture e contenuto proprio del provvedimento. Con tutta probabilità mercoledì il presidente Grasso avvierà formalmente la sessione di bilancio e da lunedì daremo il vìa alle audizioni congiunte con la Camera di associazioni di categoria e organismi istituzionali che si dovrebbero concludere mercoledì 4 novembre con l`incontro con il ministro Padoan.
Quando potrebbe arrivare il primo sì del Senato?
L`obiettivo è di concedere il via libera il 20 al più tardi il 21 novembre. Anche perché la Camera ha bisogno di quattro settimane di tempo per esaminare il provvedimento, che nel caso di ulteriori modifiche, dovrà poi tornare al Senato per l`approvazione definitiva.
Un obiettivo ambizioso. Da più parti si chiede un esame attento e un restyling su tetto al contante, casa, previdenza e magari pubblico impiego…
Occorre far emergere il rilievo politico di svolta di questa legge di stabilità e non perdersi nei dettagli. Il Governo e la sua maggioranza hanno dimostrato che è possibile coniugare il rispetto rigoroso delle regole europee con una politica economica espansiva. I vincoli sul deficit vengono rispettati e il debito pubblico comincia a scendere. Allo stesso tempo viene attuata una politica per la crescita da un lato aiutando le imprese a investire facendo buona occupazione e dall`altro sostenendo la domanda interna rafforzando il potere d`acquisto delle famiglie: a questo servono lo sgravio fiscale sulla prima casa, insieme alle misure di contrasto alla povertà.
Restano le tante critiche sul contante. Non pensa che alla fine qualche ritocco ci sarà?
L`innalzamento della soglia dei 3mila euro del contante serve a rendere più facile la vita ad alcuni settori d`impresa, ad esempio quella del turismo. Il tutto senza allentare il contrasto all`evasione come dimostra il lavoro fatto dal Governo con l`incrocio delle banche dati e la lotta ai paradisi fiscali. Margini ristretti per le modifiche, insomma. La discussione è aperta. Auspico un confronto serio ma nel merito.
Presidente, teme il consueto assalto alla diligenza?
Temo molto la pioggia di emendamenti. Da parlamentare ormai di lungo corso e da convinto sostenitore del Parlamento la considero una sorta di suicidio, anche perché quella dei ritocchi a pioggia è una su strada che ha come sbocco quasi sempre obbligato quello del maxi-emendamento finale con richiesta di fiducia da parte del Governo magari senza che la commissione sia riuscita a concludere l`esame del testo. Ma non solo l`opposizione è pronta a dare battaglia, anche la minoranza Pd chiede a gran voce diverse correzioni.
Anche il Pd deve dare il buon esempio. Occorre soprattutto evitare il ricorso a micro-modifiche di dettaglio. Meglio concentrare il confronto su pochi nodi essenziali.
Alla luce delle polemiche su casa, contante e pensioni il passaggio in Parlamento non si annuncia in discesa. Non c`è il rischio che a palazzo Madama i tempi si allunghino?
Puntiamo a un iter rapido. La Commissione comincerà domani (oggi per chi legge ndr) esprimendo il parere preliminare su coperture e contenuto proprio del provvedimento. Con tutta probabilità mercoledì il presidente Grasso avvierà formalmente la sessione di bilancio e da lunedì daremo il vìa alle audizioni congiunte con la Camera di associazioni di categoria e organismi istituzionali che si dovrebbero concludere mercoledì 4 novembre con l`incontro con il ministro Padoan.
Quando potrebbe arrivare il primo sì del Senato?
L`obiettivo è di concedere il via libera il 20 al più tardi il 21 novembre. Anche perché la Camera ha bisogno di quattro settimane di tempo per esaminare il provvedimento, che nel caso di ulteriori modifiche, dovrà poi tornare al Senato per l`approvazione definitiva.
Un obiettivo ambizioso. Da più parti si chiede un esame attento e un restyling su tetto al contante, casa, previdenza e magari pubblico impiego…
Occorre far emergere il rilievo politico di svolta di questa legge di stabilità e non perdersi nei dettagli. Il Governo e la sua maggioranza hanno dimostrato che è possibile coniugare il rispetto rigoroso delle regole europee con una politica economica espansiva. I vincoli sul deficit vengono rispettati e il debito pubblico comincia a scendere. Allo stesso tempo viene attuata una politica per la crescita da un lato aiutando le imprese a investire facendo buona occupazione e dall`altro sostenendo la domanda interna rafforzando il potere d`acquisto delle famiglie: a questo servono lo sgravio fiscale sulla prima casa, insieme alle misure di contrasto alla povertà.
Restano le tante critiche sul contante. Non pensa che alla fine qualche ritocco ci sarà?
L`innalzamento della soglia dei 3mila euro del contante serve a rendere più facile la vita ad alcuni settori d`impresa, ad esempio quella del turismo. Il tutto senza allentare il contrasto all`evasione come dimostra il lavoro fatto dal Governo con l`incrocio delle banche dati e la lotta ai paradisi fiscali. Margini ristretti per le modifiche, insomma. La discussione è aperta. Auspico un confronto serio ma nel merito.