“Dopo tutta la strada che è stata fatta sul piano culturale e legislativo, ora è il tempo di chiedere agli uomini un’assunzione di responsabilità e di consapevolezza sulla violenza contro le donne. La violenza contro le donne non è un problema delle donne, ma degli uomini. Un altro salto di qualità è affidare alle operatrici dei Centri antiviolenza, che sanno per esperienza sul campo cos’è e come si combatte la violenza maschile, la formazione non solo degli operatori della filiera della giustizia e della sanità ma anche l’affiancamento degli insegnanti e dei docenti nel sistema scolastico e formativo, per cambiare la cultura”. Lo ha detto la senatrice Valeria Valente, componente della Bicamerale femminicidio nel corso della Conferenza stampa “Quando saremo libere” promossa dalla senatrice Daniela Sbrollini in Sala Nassirya.
“Mancano i decreti attuativi della legge sulle statistiche e quindi dati ufficiali univoci – ha detto ancora Valente – ma io azzardo: per me la violenza contro le donne ora è un fenomeno con numeri più alti, in crescita, anche al netto del fatto che sicuramente c’è una maggiore emersione. E perché è di più? Perché le donne si stanno andando a prendere i propri spazi di libertà e gli uomini non mollano il potere. Le donne sono forti, non fragili e stanno pagando un prezzo troppo alto alla società patriarcale. Ora è tempo di fare un salto di qualità”.