‘Nella bozza di decreto sui criteri di distribuzione del Fondo di finanziamento ordinario delle università, è previsto un taglio nominale di 200 milioni che diventano 500 sulle voci dell’anno precedente. È un colpo feroce inferto al sistema universitario che svela le intenzioni della destra: destrutturare l’università pubblica, aggravarne la crisi fino a un punto di non ritorno, impedire l’accesso ai ragazzi delle famiglie meno abbienti, mettere a rischio di chiusura gli Atenei delle aree più marginali e svantaggiate. Una politica contro l’università, contro gli interessi dell’intero Paese, contro le potenzialità e i diritti delle nuove generazioni.
A questo si aggiunga la volontà del Governo, come trapelata più volte, di reintrodurre contratti ultraprecari e sottopagati per le posizioni di pre-ruolo dei ricercatori, cancellando diritti faticosamente conquistati nella scorsa legislatura e imponendo un modello di sfruttamento senza quartiere che allontanerà dall’Italia migliaia di ricercatrici e ricercatori, con un danno enorme per tutto il Paese.’ Così in una nota il Senatore Francesco Verducci, della Commissione Cultura.


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