“Quanto sta accadendo nel territorio
di Anzio e Nettuno è gravissimo. Tornano a votare a metà novembre
due comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, nei quali opera una
criminalità organizzata diffusa e pericolosa e dove si sarebbe
dovuto trovare il modo di non tornare al voto prorogando i
commissariamenti, come il PD aveva chiesto. Due comuni dove
esponenti politici e amministratori coinvolti nelle indagini e
nelle misure cautelari si occupano in prima persona di liste e
candidati. Davvero incredibile, intollerabile, inaccettabile. Per
questo oggi in Ufficio di Presidenza della Commissione Antimafia
abbiamo dì nuovo lanciato un allarme. Abbiamo chiesto – e la
proposta è stata accolta – che la Commissione torni ad Anzio e
Nettuno nei prossimi giorni, faccia incontri e audizioni con
tutte le forze che contrastano le mafie e la corruzione. Dia un
segnale di presenza reale. Abbiamo chiesto inoltre di muoversi
immediatamente presso il Tribunale competente per la valutazione
delle liste dei candidati, che saranno presentate nelle prossime
ore, per sapere nei tempi più rapidi possibili e rendere pubblici
i nomi di quanti di loro si trovassero nelle condizioni di
incompatibilità e incandidabilità perché indagati o imputati per
gravi reati. Serve un grande impegno delle forze politiche,
insieme alle reti dell’ antimafia sociale per affermare legalità,
trasparenza, rispetto delle regole. La situazione di quei comuni,
di realtà vicine come Aprilia, del litorale laziale non può né
deve essere sottovalutata da nessuno. Come PD lavoriamo per
questo, e chiediamo che anche le altre forze politiche,
specialmente quelle che hanno guidato i comuni sciolti, facciano
altrettanto”. Così il senatore Walter Verini, capogruppo PD in
Antimafia.